DICHIARAZIONE SULL’IMPEGNO SOCIALE EVANGELICO
Dichiarazione di Filadelfia (agosto 2007)
Questa dichiarazione è stata redatta dai partecipanti ad una mini-consultazione sul rapporto tra fede, provvidenza e coinvolgimento politico che si è tenuta il 31 luglio 2007 al Palmer (Eastern Baptist) Theological Seminary, Filadelfia, USA. La consultazione è stata organizzata dalla Commissione teologica dell’Alleanza Evangelica Mondiale, che ha redatto un breve resoconto della discussione.
La signoria di Cristo e l’impegno politico e civico.
La confessione “Gesù è il Signore” ha delle immediate implicazioni politiche per la testimonianza della chiesa nel mondo. Ciò è vero oggi così come lo era ai tempi della chiesa primitiva, quando dichiarare “Gesù è il Signore” rappresentava una sfida all’idea che Cesare fosse signore. Un’autentica confessione della signoria di Cristo significa riconoscerlo come il Signore di tutto. Egli non è solamente “il mio Signore” e nemmeno solo il Signore della chiesa, ma è il Signore della creazione intera, la quale comprende ogni ambito politico e sociale, tutti i governanti e le strutture in ogni nazione. La signoria di Cristo è la ragione fondamentale per il coinvolgimento cristiano negli affari sociali, civili e politici. Di conseguenza, sia l’evangelizzazione sia l’azione sociale sono dimensioni essenziali dell’evangelo di Gesù Cristo.
Il regno (o il governo) di Dio che Gesù ha proclamato è un’entità spirituale che esiste dovunque viene praticata l’ubbidienza a Dio. Il regno di Dio non è un regno geografico o politico, ma ha un profondo impatto sulle sfere secolari, nazionali e politiche della vita. I cristiani pregano in umiltà il Padre affinché “venga il tuo regno e sia fatta la tua volontà nel cielo e sulla terra” (Mt.6:10).