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Maggio 2014
L’Evangelo per la città
“Vi fu grande gioia nella città” (Atti 8,8). Questo è quanto il libro degli Atti dice essere stato il risultato dell’annuncio dell’evangelo nella città di Samaria. La buona notizia di Gesù Cristo, pur in presenza di combattimenti spirituali di vario genere, porta gioia laddove è accolta. Questo è quanto è accaduto a Roma il 28 maggio in occasione della visita di Tim Keller, tra i più noti predicatori evangelici contemporanei. Vi è stato uno squarcio di gioia evangelica in città.
La giornata è stata un momento alto di testimonianza evangelica per le risorse messe a disposizione, per i molteplici contesti in cui si è svolta, per la collaborazione che ha reso possibile la sua realizzazione e per lo slancio che ha dato a tutti coloro che vi hanno partecipato. Intanto, le risorse nuove messe a disposizione. Tim Keller ha presentato il libro Ragioni per Dio. La fede nell’era dello scetticismo edito dalla Casa della Bibbia di Torino. In questo volume, Keller dialoga con le obiezioni ricorrenti alla fede cristiana che vengono avanzate dalle persone scettiche e mostra come il cristianesimo sia molto più “ragionevole” dello scetticismo con cui molti si riempiono la bocca in modo superficiale. E’ il miglior libro di apologetica cristiana degli ultimi 30 anni e ora è disposizione del pubblico italiano. Molti in Italia avevano già apprezzato il Dio prodigo e altri saggi di Keller sulla missione per la città pubblicati dalla rivista Studi di teologia. Ora è a disposizione questa ulteriore risorsa per incoraggiare l’evangelizzazione senza arroganza ma senza complessi d’inferiorità.
Secondo, la grande ampiezza di contesti in cui si è dipanata. La mattina, in una conferenza stampa al Senato della Repubblica, Keller ha difeso il ruolo pubblico del cristianesimo evangelico. In una società plurale, ogni voce ha un diritto di contribuire alle deliberazioni e gli evangelici vogliono impegnarsi per il bene della nazione. Nel primo pomeriggio, Keller si è rivolto ad un centinaio di persone impegnate nella vita della chiesa incoraggiandole a coltivare una visione dello sviluppo della chiesa basata sulla “potenza” della Parola vivente di Dio. La fondazione di chiese deve essere sempre nell’orizzonte ordinario della vita cristiana. Nel pomeriggio, poi, Keller ha dialogato con gli studenti universitari alla Sapienza rispondendo alle domande sull’attendibilità della Bibbia, sul problema del male, sulla presunta uguaglianza di tutte le religioni, ecc. Più di 200 persone, molte delle quali studenti universitari, hanno potuto apprezzare una presentazione della fede biblica ariosa e pertinente. Infine, nel corso di una serata pubblica a cui hanno preso parte più di 150 persone, Keller ha predicato l’evangelo a partire dal testo biblico di Atti 8,4-13, mettendo in evidenza come l’opera di Dio si sviluppi in modo “organico”, avendo sempre Cristo al centro, e portando gioia nel bel mezzo di tensioni. La sfida per la chiesa è di non fuggire la città, ma abitarla secondo l’evangelo. Le istituzioni pubbliche, l’università, la chiesa: non tre pezzi sconnessi tra loro, ma tre spazi collegati dalla chiamata del Signore a raggiungere tutta la terra. L’evangelo è un messaggio che si rivolge in modo olistico alla vita e Keller ha dato una testimonianza della sua ampiezza e profondità.
Terzo, la giornata ha permesso di sperimentare una bella collaborazione da parte di chiese e agenzie missionarie evangeliche. Chiese locali, organismi di cooperazione evangelica, case editrici, istituti di formazione, opere tra gli studenti, reti per la fondazione di chiese, hanno contribuito ciascuno per la propria parte a rendere possibile il successo della giornata. Dove l’evangelo è al centro, si creano gli spazi per proficue collaborazioni e utili sinergie per il bene della chiesa e la testimonianza nel mondo. La colletta serale è stata devoluta alla rete CitytoCityEurope che promuove la fondazione di chiese nel nostro continente.
Infine, lo slancio che molti hanno ricevuto dalla giornata. Molte persone hanno preso un’intera giornata di ferie per seguire il programma della giornata; altri hanno potuto venire solo ad alcuni appuntamenti e hanno invitato amici e conoscenti; tutti sono stati spronati a non vivere la vita di fede in modo passivo e remissivo. L’evangelo suscita delle dinamiche vitali che spingono ad andare in profondità e a raggiungere altri, a servire e a mettersi in relazione a chi ha a cuore il progresso dell’evangelo. Un evento come la giornata del 28 maggio con Tim Keller rimarrà un fatto isolato se non incoraggerà la crescita di un “movimento” che vuole vivere la fede evangelica in modo personalmente coinvolgente, ecclesialmente affidabile, culturalmente rilevante e missionalmente impegnato.